top of page
Koinobori che soffia
Vento Reale.jpg
Vento Reale.jpg

Il Vento.

Il vento è un elemento della natura. Il vento va rispettato. 
Puo dimostrarsi un valido alleato , ma anche può far paura . Tutto sta a come lo si guarda: lo si può vedere come un’opportunità  o come un nemico, è lui che muove la barca, è lui che agita il mare.

Cos'è il Vento ?

Tecnicamente il Vento che dobbiamo conoscere per navigare è di 2 tipologie.

Vento di gradiente:
Generato da una differenza di pressione tra masse d'aria.
Da una zona di alta pressione (anticiclone) verso una zona di bassa pressione (ciclone).
Per capirci... immaginate di essere di fronte ad un pneumatico di un auto (dove all’interno c'è una alta pressione) e di forarlo con un chiodo; una volta tolto il chiodo la pressione uscirà dall'interno del pneumatico verso l'esterno generando il "Vento”. Ovviamente se ci si avvicina, con la nostra pelle, le mani o il viso si può percepire l'aria che esce, quindi il Vento. Allo stesso modo, le masse d'aria bilanciandosi continuamente creano il Vento come noi lo percepiamo sul nostro pianeta e quindi in Mare.

"Il vento che muove la nostra barca,

che fa volare gli alianti, che agita il Mare e forma le onde,

che scolpisce le rocce,
è lui il pazzo, è lui la libertà."

Vento Termico o Brezza:
Generato da una differenza di temperatura tra masse d'aria.

Brezza di Mare:
Si crea tramite il riscaldamento più veloce della Terra, rispetto al riscaldamento più lento dell acqua del Mare.
A parità di irraggiamento termico (uguale quantità di sole/calore che Terra e Mare ricevono in un determinato momento) la Terra si scalda di più e più velocemente dell' acqua del Mare. L’aria sovrastante ovviamente sale e crea una depressione che viene colmata dalla massa d'aria più fredda che è sull'acqua (Mare) e
che prende il suo posto. Questo movimento genera una Brezza che arriva dal mare.

Brezza di Terra:

Durante la notte la dinamica si inverte o meglio “funziona al contrario”: la Terra perde velocemente il suo calore e si raffredda, l'acqua (che per sua caratteristica si scalda lentamente e altrettanto lentamente cede il calore immagazzinato durante tutta la giornata) "scalda" l'aria sovrastante il Mare. Questa aria più calda sale, e con la stessa dinamica, si genera un Vento che dalla Terra va verso il Mare
chiamato appunto Brezza di Terra.


Considerazioni:
Non è necessario comprendere subito le dinamiche di come si forma il Vento Termico o Brezza, quello che è importante sapere è che:
• Il vento di brezza riguarda un territorio limitato ed è molto soggetto alla morfologia del luogo e al tipo di esposizione che questo luogo ha rispetto al sole.
• Cambia di golfo in golfo e addirittura potrebbe essere diverso tra una spiaggia ed un altra. Bisogna quindi saper valutare o meglio chiedere informazioni a proposito delle brezze della zona dove si vuole navigare.
• E' presente fino ad una certa distanza dalla costa (generalmente circa 10 Miglia), dopodiché si torna a trovare il Vento di gradiente che copre superfici più vaste e che ha caratteristiche proprie di provenienza, direzione, e intensità. Caratteristiche che non dipendono dalla temperatura, ma dal movimento delle basse e alte pressioni su un territorio molto più vasto.
• Il Vento termico può influenzare la direzione o l'intensità del Vento di gradiente.


Ovviamente tutte queste conoscenze sul vento sono utili per un approccio iniziale alla vela e alla meteorologia. Con l'avanzare della tecnica di navigazione e la necessità di fare spostamenti che vanno oltre poche miglia dal proprio porto le conoscenze vanno ampliate e affinate.

Come si misura la  Vento ?

Per pianificare una navigazione che sia per “scuola”, “crociera” o “regata” abbiamo bisogno di misurare Direzione e Velocità del vento geografico - meglio chiamarlo in termine nautico Vento Reale.
Queste misurazioni vengono personalizzate in base alla necessità delle varie discipline che utilizzano il vento, con diverse scale di intensità, unità di misura, direzione di provenienza e chi più ne ha più ne metta.

Per quanto riguarda la vela sportiva e ricreativa utilizziamo principalmente i
Gradi (0°/360°) a partire dal Nord secondo uno schema di rappresentazione chiamato Rosa dei Venti per misurare la direzione e il Nodo (1,852 Km/h) per misurarne la velocità. Lo strumento utilizzato è chiamato Anemometro.

NOTA:
Il Vento Reale sopra descritto non è l'unico Vento che utilizziamo in Barca a Vela: ci sono anche il Vento di Velocità e il Vento Apparente, ma di entrambe queste "forze" parleremo più avanti.
Queste spiegazioni sul Vento sono leggermente semplificate perché, in verità, per andare in Barca a Vela non è necessario entrare troppo nei dettagli di misurazione di questa Energia della Natura, ma è necessario solo capirne la logica applicata alla Direzione e alla Velocità per poi gradualmente fare esperienza in navigazione.


Solo facendo un’esperienza diretta si

comprendono questi concetti... senza tale esperieza

tutte queste parole rimangono solo parole.


Per questo motivo per alcune persone una certa velocità del vento può essere poca, per altri media e per altri tanta. Capite che i numeri contano poco? Servono, certamente! ma solo per dare una base su cui progettare la nostra navigazione o su come predisporre la barca per quel vento, che è sempre relativo all’esperienza complessiva dell’equipaggio.

bottom of page